Generale e uomo politico francese.
Studiò alla scuola militare di Saint Cyr; divenuto ufficiale, fu
destinato in Indocina dove visse a lungo. Durante la seconda guerra mondiale
combatté in Africa settentrionale tra le forze della Francia Libera
nell'armata comandata da Weygand; in seguito passò al comando della XIV
divisione di fanteria agli ordini del generale De Lattre de Tassigny. Al termine
del conflitto fece ritorno in Indocina, dove nel 1952 fu promosso comandante in
capo delle forze armate francesi ivi dislocate e nel 1956 generale d'armata. Nel
1958 fu nominato comandante in capo delle truppe francesi e delegato del Governo
in Algeria. A causa di alcuni contrasti con De Gaulle in merito alla questione
algerina, nello stesso 1958 fu richiamato in patria e nel 1960 collocato a
riposo per raggiunti limiti di età. In seguito tornò in Algeria,
dove divenne presidente dell'Association des Combattants de l'Union
Française e dove si affermò come uno dei più attivi
protagonisti della ribellione armata contro l'indipendenza algerina. Nel 1961 fu
eletto alla guida dell'OAS e nello stesso anno condannato a morte in contumacia;
nel 1962, arrestato ad Algeri, venne condannato al carcere a vita, ma sei anni
dopo ottenne l'amnistia (Roquecourbe, Tarn 1899 - Parigi 1984).